Utensili Elettrici – Bene il 2018. Nel 2019 ci si attende di raggiungere i livelli pre-crisi

2 Ottobre 2019

Secondo le rilevazioni di Assutel – Associazione Nazionale Aziende Utensili Elettrici, nel 2018 il mercato è cresciuto del 6,5%.

Si conferma così per il quinto anno consecutivo la fase di recupero iniziata nel 2014. La caduta verticale verificatasi a partire dalla fine del 2007 e sino al 2013 aveva dimezzato in meno di sei anni il mercato del comparto e questo con una progressione ed una velocità non riscontrabile in molti altri ambiti.

Il settore si suddivide nelle due macro aree del professionale e del consumer. Quest’ultima ha segnato il passo nel corso del 2018 con un incremento a valore inferiore al punto percentuale e addirittura con un lieve decremento in quantità. A guidare ancora una volta la ripresa è stato il segmento professionale che tuttavia non ha raggiunto un risultato a due cifre come invece era avvenuto nel passato. Nel raffronto con il consumer l’area professionale assorbe da sola i 4/5 dell’intero fatturato.

In entrambi questi mondi si gioca poi un’altra partita quella tra il “filo” e il “batteria”. Quasi inesistente sino a pochi decenni or sono l’utensile a batteria ha conquistato sempre più terreno ed è in costante crescita la migrazione degli attrezzi dall’alimentazione a rete a quella fornita dall’accumulatore. Oggi non solo trapani con o senza percussione, avvitatori e cacciaviti, smerigliatrici miniangolari e seghetti – tutti a batteria – erodono posizioni ai pari utensili a filo ma sempre più sono presenti sul mercato anche macchine considerate più impegnative per alcuni aspetti funzionali come i martelli ed i tassellatori. E questo con voltaggi crescenti sino a 24 V e oltre.

Più in generale l’evoluzione tecnologica degli elettroutensili ha consentito di raggiungere importanti risultati dal punto di vista della maneggevolezza, dell’autonomia d’uso, dell’ergonomia e delle prestazioni. Nel 2018 in ambito professionale il totale fatturato degli utensili a batteria ha quasi raggiunto il corrispondente risultato degli utensili a filo e si può prevedere che entro la fine del 2019 avverrà il sorpasso.

A parte gli utensili a batteria, le altre grandi famiglie del professionale – i martelli perforatori e demolitori e le smerigliatrici – rallentano nel 2018 e registrano qualche segno negativo. Al contrario le levigatrici e gli aspiratori, pur con una numerica differente, si incrementano percentualmente in maniera significativa.

A sua volta la segmentazione per canale distributivo evidenzia nel 2018 una crescita della grande distribuzione e dell’e-commerce, anche se non tutti i contorni dell’andamento di quest’ultimo sono facilmente rapportabili nel mondo degli elettroutensili. In calo invece i grossisti, mentre il tradizionale (rivendite e vendita diretta) continua ad assorbire i 2/3 del mercato.

Uno dei grandi consumatori di utensili elettrici, il mondo delle costruzioni, ha mostrato nel 2018 timidi accenni di ripresa che tuttavia si sono raffreddati con il passare del tempo. L’ambito dell’edilizia che continua a sostenere il mercato degli elettroutensili è quello delle ristrutturazioni che tra l’altro presenta ormai da anni la migliore performance del settore.

Guardando avanti si può dire che archiviato un 2018 positivo i primi segnali del 2019 paiono mantenere il barometro sul bello. Si può ritenere che il mercato sarà ancora in crescita anche se l’incremento percentuale si rivelerà lievemente in calo rispetto agli ultimi anni non superando il livello del 5% o del 6% al massimo. Continuerà il trend positivo dell’ambito batteria, il cui risultato a valore risulterà però mitigato numericamente dalla migrazione di parte delle quantità degli attrezzi a filo.

Se non si verificheranno fattori esogeni (politici e monetari, nazionali e internazionali) di grande portata si può sperare di mettere in cascina un altro anno di consolidamento. E se il ritmo evidenziato da questi primi mesi proseguirà senza scossoni il 2019 consentirà di realizzare, dopo un lunghissimo inseguimento, il sogno di raggiungere i livelli di mercato pre- crisi.

Milano, maggio 2019

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